Max 11° 
Riordinando il mio studio, amaramente, è venuto "a galla" un vecchio articolo datato 2018 del "Corriere di Rimini" circa il problema annoso, e mai risolto in centro storico, relativamente alla regolamentazione del traffico cittadino e vergognosamente sovra cittadino. Venendo all'articolo in questione, lo stesso dava comunicazione alla cittadinanza tutta dell'ennesimo ritardo "burocratico"! All'oggi risulta più che mai prioritario fare chiarezza sulla realizzazione fatta degli impianti elettronici di controllo per una "sostenibilità" del traffico in centro storico e mai messi in funzione, e sottolineo mai. Forse causa Covid-19? O, sicuramente e certamente, l'ennesima e recidiva beffa da parte del Comune di Rimini a tal riguardo? A noi, persone provviste di onestà intellettuale, nasce una considerazione: visto che il progetto di regolamentazione del traffico in centro storico negli anni è stato piu volte rimandato nella sua attuazione (spesso additando scuse ridicole!), perchè l'autorizzazione fu richiesta, al tempo, solamente il 20 aprile 2018 al Ministero delle Infrastrutture? Incompetenza dei dirigenti? Ignoranza nella conoscenza delle leggi vigenti? L'ennesima prova dell'amministrazione di "far cadere le colpe" su altri? Ed oggi, a distanza di ben tre anni, come pensano di rispondere a questa tragicommedia che sembra scritta in maniera eccelsa dal grande Plauto? Ci sentiamo presi veramente in giro (e stiamo usando un eufemismo!) da una Amministrazione che allo scadere dei 10 anni (gestione Gnassi) fa slittare ad ogni stagione gli interventi richiesti al fine di regolare il traffico in centro storico. Quel centro storico a cui è stato dato del "fondotinta" non pensando (malafede?) alla salute e al benessere dei cittadini residenti, assolutamente prioritari. Un appunto da fare anche a quello che è stato il modus operandi, relativamente al problema, della minoranza politica rappresentata in Consiglio Comunale in questi dieci anni. È veramente arrivato il momento che andiate a casa...
Marina Mascioni
