"La notizia della nascita del gruppo Italia Viva-Patto civico che "ingaggia" due consiglieri PD (Bellucci e Vinci) sembra una operazione di restyling politico in seno al consiglio comunale, ma nella realtà questa operazione cambia la geografia consiliare ed indebolisce seriamente la Giunta Gnassi.La "furbizia" elettorale di Patto civico, che ha fatto vincere Gnassi, traghettando i voti del centro-destra nella sinistra, ora diventa un "pegno" per lui e per la sua Giunta dato che, da domani, non potrà più contare sulla folta compagine PD. Anche a Rimini è successo quello che è accaduto in Parlamento ove la maggioranza di governo è subordinata alle decisioni di Matteo Renzi. Fino ad oggi il Sindaco Gnassi ha imperato e le scelte fatte dipendevano esclusivamente dalla sua persona e dal capo gabinetto Funelli, ma da domani le scelte riminesi saranno subordinate alle decisioni di un Patto Civico che in consiglio comunale, negli ultimi tre anni, ha dimostrato incapacità, assenza di idee e piaggeria verso il sindaco, oltre all'interesse per gli appalti. Oggi non possiamo immaginare il contributo che porteranno le due consigliere ingaggiate: Barbara Vinci e Giorgia Bellucci, ma ciò che risulta evidente è che la situazione è sfuggita di mano al Sindaco Gnassi che, in una notte, è diventato "ostaggio" del neonato gruppo Italia Vivo-Patto Civico, che a Rimini è sinonimo di incapacità e incompetenza. Per questo il finale di legislatura si svolgerà all'insegna della gestione ordinaria che lascerà irrisolti i grandi nodi cittadini: sviluppo del turismo storico-culturale, sviluppo del turismo ambientale, piano spiaggia, mobilità, piano del traffico, centro storico, agricoltura, aeroporto, autostrada con Venezia, Alta Velocità ecc. ecc.
A questo punto, visto che il Sindaco è sempre assente dai consigli comunali, che il Presidente del Consiglio comunale, dopo il voto di sfiducia ha perso autorevolezza, che il capogruppo del PD è silente da sempre, che la Magistratura ha procedimenti in corso contro il Sindaco, contro il Capo-gabinetto, contro i dirigenti e i dipendenti sarebbe auspicabile, per il bene della città, un azzeramento della legislatura per andare, al più presto, al voto e ripartire con una nuova amministrazione, magari di centrodestra, capace di dare nuovo slancio alla città".