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Opinioni 14:04 | 13/12/2023 - Novafeltria

"Scuola Primaria: rappresentazione drammatica di un Comune che cade a pezzi"

"La recente chiusura della sede della Scuola Primaria di Novafeltria è un fatto grave sotto molti profili. Quello di gran lunga più preoccupante è il ruolo che in tutta la vicenda è stato giocato dalla giunta comunale o, meglio, l’assenza di un ruolo, che si traduce nell’ennesima prova di una sostanziale incapacità di leggere le necessità del territorio e programmare interventi. È innegabile, infatti, come l’attuale amministrazione non abbia ritenuto opportuno agire per tempo pur avendo avuto a disposizione una clamorosa possibilità di farlo.

La Regione Emilia-Romagna, tra il 2022 e il 2023, ha ammesso a finanziamento oltre 100 progetti dedicati all’edilizia scolastica: interventi che insistono sui fondi del PNRR e sono finalizzati a rendere più sicure e funzionali le scuole del territorio regionale, per un investimento complessivo di oltre 120 milioni di euro. Al Comune di Novafeltria, nella lista ufficiale dei progetti approvati, è associato un solo intervento destinato alla ricostruzione della palestra R. Molari. Della Scuola Primaria, invece, che risulta inagibile dallo scorso 18 novembre a causa di un aggravarsi di ben noti problemi strutturali, nessuna traccia.

Perché l’amministrazione di Novafeltria, come invece fatto da molti altri Comuni della Regione, non ha ritenuto opportuno presentare un progetto di ricostruzione della Scuola Primaria nel quadro degli interventi previsti dal PNRR? Oppure, se l’ha presentato, perché non è stata in grado di farlo finanziare vista l’ampia disponibilità di risorse?

Eppure, le condizioni critiche della struttura non erano, all’atto della sua chiusura, una novità. Già nel lontano 2017 un Assessore della prima giunta Zanchini dichiarava: “sappiamo benissimo che la nostra scuola elementare è al di fuori di ogni normativa”. Più recentemente, due aule al pianterreno erano state dichiarate inagibili e già da anni si moltiplicavano segnalazioni di nuove lesioni, fessurazioni, rigonfiamenti e ulteriori dissesti. E allora perché attendere la chiusura forzata dell’edificio per impegnarsi nell’individuazione di una soluzione alternativa che garantisse sicurezza di lungo termine agli alunni? Dobbiamo solo ringraziare di cuore la Dirigente Scolastica per la capacità di individuare in extremis e rendere operativa una soluzione temporanea che oggi consente la continuità didattica per gli alunni. E tuttavia ciò non assolve l’amministrazione comunale dalle sue gravi mancanze.

La misura della scarsa importanza attribuita da questa amministrazione al problema è ravvisabile anche altrove. Nel programma delle opere pubbliche 2023 – 2025, per esempio, nella lista degli interventi non finanziati e non riproposti compare proprio la costruzione della nuova Scuola Primaria.

Quindi, ricapitolando:

  1. l’amministrazione comunale di Novafeltria era perfettamente consapevole del grave stato di deterioramento strutturale in cui versava l’edificio che fino a poche settimane fa ospitava la Scuola Primaria;

  2. non è stata in grado di elaborare o finanziare un progetto di ricostruzione;

  3. ha pensato bene di non inserire l’intervento nel programma delle opere pubbliche 2023 – 2025;

  4. quando si è presentata, tramite la Regione, l’opportunità di attrarre investimenti per l’edilizia scolastica a valere

    sul PNRR non è stata in grado di coglierla.

Riteniamo che l’episodio sia di una gravità inaudita e rappresenti il paradigma dell’incapacità di questa amministrazione: l’esempio più drammatico dello stato di abbandono in cui versa il nostro Comune, con il capoluogo e le frazioni che cadono letteralmente a pezzi".

Pd Novafeltria