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Politica 12:11 | 02/05/2024 - Rimini

Al via la campagna di tesseramento a Potere al Popolo!

“L’Italia è diventata di destra”! Ormai lo sentiamo dire ovunque, come se un destino ormai segnato abbia indicato la direzione che deve prendere il nostro Paese, chi deve prendere le scelte sulle nostre vite, come dobbiamo immaginare il nostro futuro.

È vero, il nostro Paese in questo momento è comandato da uno dei governi più a destra di sempre, che porta avanti gli interessi dei soliti noti: coloro che all’estero vogliono la guerra e lo scontro tra i popoli, e coloro che all’interno vogliono metterci gli uni contro gli altri per riempirsi le tasche e aumentare il loro potere.
Ma è anche vero che l’Italia è uno dei Paesi con il più grande livello di astensione, il numero di chi non ci crede più, di chi non si riconosce nelle forze politiche in Parlamento e ha perso fiducia verso la parola Politica.

In questi anni multinazionali, speculatori, politici, mafiosi, sono diventati sempre più ricchi, hanno preso tutto quello che potevano, hanno corrotto e devastato territori.
E noi – giovani, studenti, lavoratrici e lavoratori, pensionati – siamo diventati sempre più poveri, più stressati, più affaticati.
Facciamo fatica a trovare lavoro. Quando lo troviamo lavoriamo tanto e male, spesso senza contratto o con contratti inadeguati. I nostri salari sono fermi mentre i prezzi di beni essenziali crescono.
La scuola, la sanità, i trasporti, i servizi pubblici sono stati via via smantellati: dobbiamo pagare per tutto, per muoverci, per formarci, per curarci.
E dobbiamo sentire anche alla televisione e sui giornali i ricchi che ci dicono che non abbiamo voglia di fare nulla, mentre loro hanno ereditato miliardi!
Così, tante ragazze e ragazzi emigrano. Interi paesi, non solo del Sud, ma anche delle aree interne del Nord, si svuotano. Perdiamo intelligenze, creatività, diminuisce la qualità della nostra cultura, una volta un vanto del paese. Chi resta si deve adattare, deve lottare anche per quello che sarebbe normale.
Si accumula frustrazione, rabbia, che spesso si sfoga contro chi è simile a noi. Ci chiudiamo nel privato, nella famiglia, in una relazione, fregandocene di tutto, non vogliamo sentire più niente e nessuno…

Fino a quando potremo andare avanti così? Di adattamento in adattamento, abbassando sempre di più le nostre pretese, rinchiudendoci sempre di più, non potrà arrivare niente di buono!
Possiamo rompere questo circolo vizioso perché noi abbiamo fra le mani una ricchezza enorme: la nostra intelligenza, le nostre idee, la nostra inventiva, la nostra onestà, la capacità di resistenza che mettiamo in campo ogni giorno.

Si tratta “solo” di metterle in comune, di uscire dalla solitudine e di fare comunità, di conoscersi e far convergere le lotte, di ricomporre quella frammentazione che fa tanto comodo a chi ci comanda.
Perché ci spetta qualcosa in questo mondo.
Ci spetta un mondo in cui tutte e tutti possiamo vivere felici, esprimendo il massimo delle nostre capacità, della nostra intelligenza collettiva. Il fatto è che non possiamo stare alla finestra a guardare, non possiamo pensare “prima o poi cambierà”, o rinchiuderci sui nostri cellulari sentendoci passivi verso le immagini che vediamo scorrere sotto i nostri occhi.

Il cambiamento si può ottenere, ma dobbiamo farlo noi perché nessuno lo farà al posto nostro.
A questo serve Potere al Popolo! Da più di cinque anni stiamo costruendo una vera alternativa nel Paese, che coinvolge migliaia di giovani.

Noi non siamo un partito come gli altri, siamo un movimento sociale, culturale e politico che cerca di mettere insieme le tante persone che resistono, che hanno competenze e idee per cambiare il Paese, che hanno il bisogno di maggiore libertà e giustizia sociale, che sono stanchi di disuguaglianze e di violenze contro i più deboli, stanchi di vedere che non si fa nulla per fermare una guerra e una catastrofe ecologica che si fanno sempre più vicine.

Potere al Popolo! è uno strumento per rompere l’isolamento, per fare di tanti rivoli un unico grande fiume, scrivendo insieme un programma politico di trasformazione, aprendo sul territorio nazionale Case del Popolo dove trovare una comunità che attraverso il mutualismo si dà una mano, sostenendo i tanti movimenti – dei lavoratori, ecologisti, femministi – che ci sono nel nostro paese. Per arrivare a ottenere risultati e vittorie che da subito possano permetterci di migliorare le nostre vite.

Per questo abbiamo deciso di dedicare la nostra campagna di adesioni alla resistenza del popolo palestinese.
Perché significa in primo luogo riconoscere che ciò che accade ed è accaduto negli ultimi decenni in Palestina ci vede implicati direttamente e concretamente.
Perché ci parla e ci riguarda.
Ma c’è di più.
C’è un legame molto più profondo che ha a che fare con la capacità della resistenza palestinese di insegnarci la costanza e la memoria, di attivare e riattivare ovunque cicli di mobilitazione. Ci insegna che i tempi delle lotte possono essere lunghi, così come possono conoscere accelerazioni, ma che la trasformazione, per chi non vuole rassegnarsi alla barbarie dell’ingiustizia e dell’oppressione radicali, è inevitabile.
Siamo abituati a pensare che la Palestina ha bisogno di noi. Ma la verità è che siamo noi ad avere bisogno della Palestina.
In un’epoca di realismo capitalista, in cui sembriamo rassegnati a dover restare immobili, o, al limite, a modificare noi stessi, comprimendo i nostri bisogni e desideri, rinunciando ai nostri progetti, la Palestina ci restituisce un altro racconto.
Dobbiamo quindi mobilitarci, certo. Ma consapevolmente, con parole d’ordine e obiettivi chiari. E soprattutto farlo in maniera coordinata e organizzata.
Serve cambiare le politiche dei nostri governi e, attraverso questi, gli orientamenti degli organismi internazionali. Per farlo bisogna modificare i rapporti di forza tra governanti e governati nei nostri paesi, quindi, non solo conquistare persone alla causa palestinese, attraverso la denuncia e la proposta, ma crescere a livello sociale in diversi campi in cui i nostri governi si mostrano carenti. Bisogna sviluppare un’alternativa politica su tutti i piani che generano questa ingiustizia
C’è un mondo fuori che è necessario trasformare non per eroismo, ma per la semplice necessità di sopravvivere, di vivere meglio, di vivere felici.
Abbandona le paure, la solitudine e l’indifferenza, insieme ce la possiamo fare!

“Ti spetta qualcosa in questo mondo, perciò alzati!”
[è una frase di Ghassan Kanafani (1936-1972), scrittore, giornalista e dirigente del Fronte Popolare di Liberazione della Palestina. Il suo celebre motto è diventato patrimonio delle Primavere Arabe del 2011, e rimane fonte di ispirazione per chi, a qualsiasi latitudine, vuole scrollarsi di dosso un presente inaccettabile e lottare per cambiare il futuro.]

Adesioni al seguente link o ai banchetti in piazza

Adesioni 2024 - Potere al Popolo!

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