A distanza di poche settimane dall’alluvione e dagli appelli a collaborare uniti. Nell’interesse della Romagna, dei cittadini e delle imprese del territorio l’approccio costruttivo della politica mostra già le prime crepe grazie al solito teatrino inscenato dai due deputati riminesi di PD e Lega che farebbero meglio a tacere, da ora in avanti, ed evitare di occuparsi di ricostruzione post-alluvione. Il loro protagonismo è tossico nella costruzione di un dialogo, necessario, tra istituzioni, politica, enti locali.
Rivolgo un appello affinché si eviti di esacerbare i toni, si lavori con correttezza, con approccio costruttivo e si evitino inutili contrapposizioni.
L’obiettivo urgente è quello di far arrivare tutte le risorse e gli indennizzi ai cittadini e alle imprese e che non si perda altro tempo nella nomina del commissario che guiderà la ricostruzione. In tal senso tutti gli eletti del territorio e gli amministratori dovrebbero fare fronte comune per migliorare ed emendare il decreto Alluvione e fare pressioni sul governo Meloni che, al di là delle parole, sta disattendendo le aspettative dei romagnoli, ritardando in modo incomprensibile la scelta del commissario e prevedendo uno stanziamento di risorse assolutamente insufficiente. Su questi aspetti, al di là delle differenze politiche dobbiamo agire in modo sinergico e compatto. Abbiamo una grande responsabilità. Non sia la rabbia dei cittadini ad emergere sotto il fango che ha invaso i comuni della nostra Romagna.”