"In questo torrido agosto si infiamma il tema delle concessioni demaniali con le
associazioni dei balneari da una parte che continuano la loro battaglia a difesa dello status quo e
dall'altra questo governo di inadatti incapaci che non sa come mantenere le promesse fatte e si
avvita in loop su soluzioni già bocciate da numerose sentenze in Italia e in Europa: ossia irricevibili
ipotesi di nuove proroghe, di indennizzi, di prelazioni per i concessionari uscenti. In questo surreale
scontro tra associazioni dei balneari e governo fatto di scioperi flop e finte trattative con l'Europa in
cui entrambe le parti vogliono sostanzialmente la stessa cosa, ossia lasciare tutto così com’è, manca
completamente la voce di quelli che dovrebbero essere i veri protagonisti di questa vicenda, ossia i
cittadini, i veri e unici proprietari dell'arenile italiano. La Bolkestein è l'occasione imperdibile per
scrivere su un foglio bianco il futuro della nostra offerta balneare, di disegnare regole nuove che
garantiscano diritti, trasparenza, opportunità a tutti di partecipare all’utilizzo di un bene. Da anni
continuiamo a chiedere inutilmente gare aperte e trasparenti capaci di portare investimenti,
innovazione, competitività, maggiore occupazione e dunque rendere più forte il comparto,
l'economia delle località balneari e l'indotto. Mentre il Paese rischia un futuro di ricorsi e contenziosi
e di andare incontro ad una costosa infrazione europea chiediamo con forza ancora una volta che
qualunque prossimo provvedimento del governo, o delle regioni, consideri prioritario l'interesse di
tutti i cittadini".