Spunti per l’intervento della senatrice Domenica Spinelli Riunione interparlamentare, Bruxelles, 6 marzo 2025. Agenda Donne, Pace, Sicurezza.
La lotta contro la violenza di genere, nei conflitti armati così come nella vita quotidiana, e per l’empowerment femminile deve essere condotta attraverso un’integrazione costante delle azioni e degli investimenti a livello internazionale, europeo e nazionale.
L’azione europea si è rafforzata notevolmente negli ultimi anni: è certamente molto proficua l’integrazione tra il Piano d’azione specifico su donne, pace e sicurezza e il Piano di azione per l’integrazione di genere dell’UE (GAP III). Per promuovere il ruolo delle donne nei processi di pace e sicurezza è necessario infatti riconoscere l’uguaglianza di genere come prerequisito essenziale. Inoltre, l’approccio europeo è molto avanzato laddove fornisce indicatori di progresso, per misurare lo stato di implementazione delle politiche di attuazione dell’Agenda “Donne, Pace e sicurezza” e il raggiungimento di obiettivi concreti.
L’Italia con il suo impegno multilaterale ha sempre partecipato all’attuazione dell’Agenda e sostiene oggi l’azione specifica dell’UE, in coerenza con i principi portanti dell’ordinamento costituzionale italiano ed europeo in materia di Stato di diritto, democrazia, non discriminazione, uguaglianza e pari opportunità.
É però fondamentale puntare e investire soprattutto sulla Prevenzione, che è poi il pilastro strategico dei Piani di azione ad ogni livello.
Prevenzione significa, innanzitutto, affrontare le cause profonde della violenza contro le donne, in particolare le disuguaglianze strutturali di carattere economico, le disparità nell’accesso al lavoro, all’istruzione, alla salute.
Prevenzione vuol dire anche, come affermato proprio negli obiettivi del Piano di azione UE, dare il “buon esempio” nelle istituzioni, esercitare concretamente una leadership politica che rafforzi - anche nei comportamenti - una cultura dell’uguaglianza di genere. L’Italia, oggi guidata da Giorgia Meloni la prima donna Presidente del Consiglio; sta offrendo un esempio molto significativo di leadership femminile, che è frutto di una cultura non stereotipata dell’empowerment femminile, orientata non solo al raggiungimento di ruoli apicali e alla partecipazione nei processi decisionali, ma anche all’equilibrio e al rispetto dei diversi ruoli della donna partendo dalla meritocrazia.
Prevenzione significa anche promuovere il dialogo con i Paesi Terzi, laddove la condizione femminile è maggiormente oppressa per ragioni culturali, storiche e politiche, e sviluppare partenariati sulle pari opportunità e sull’empowerment economico delle donne, sostenendone con investimenti concreti l’integrazione all’interno dei propri Paesi.
L’Italia continuerà a lavorare con determinazione in questo momento delicato ed in sinergia con gli stati dell’Unione Europea per il raggiungimento degli obiettivi comuni: Donne, Pace e Sicurezza.
Buono 8 marzo a tutte le donne.