“La battaglia di medio periodo della Bce contro l’inflazione provoca conseguenze dirette e immediate. Innanzitutto sulle famiglie, che si ritrovano rate del mutuo cresciute fino al 50% in un periodo già complicato dal caro bollette e dalla perdita del potere d’acquisto per l’inflazione; ma anche sulle imprese, che per l’alto costo del denaro accantonano progetti e rallentano investimenti in competitività e sostenibilità, fondamentali in questa fase.
Il governo, che avrebbe il dovere di sostenere famiglie e imprese, sceglie invece di non agire e di abbandonare chi si trova in grave difficoltà proprio per i ripetuti rialzi dei tassi. L’immobilismo inaccettabile dell’Esecutivo è stato ‘rivendicato’ addirittura in Senato dal ministro Giorgetti in risposta ad un'interrogazione di un senatore del suo stesso partito, la Lega. Il Governo abdica al suo ruolo e, invece di provare a usare le leve della politica economica e della politica fiscale, sceglie di affidarsi a una semplice speranza di iniziative spontanee del settore bancario, ignorando le richieste e gli appelli che arrivano dal Paese. Da mesi il M5S, in Parlamento, ha presentato proposte concrete che purtroppo il Governo non pare intenzionato ad accogliere: costituzione di un fondo di sostegno per chi ha difficoltà a pagare le rate, incremento delle detrazioni degli interessi passivi sui mutui, coperture da reperire introducendo un contributo sugli extraprofitti bancari. Prosegue dunque con allarmante coerenza l’opera di questo Esecutivo, tesa a fare strame di diritti e giustizia sociale e ad aumentare il divario tra chi ha di più e chi ha meno. Questa destra sta costruendo un Paese in cui vige una legge chiara: quella del più forte. L’immobilismo sui mutui è parte di questo osceno quadro”. Così in una nota il capogruppo del MoVimento 5 Stelle in commissione Bilancio e Finanze del Senato, Marco Croatti.