Futuro green per Rimini: 14 progetti di “Comunità energetiche” finanziati dalla Regione – la prima in Italia - in provincia di Rimini, con un investimento di 584 mila euro. Anche Diocesi, Riccione e Valconca al via, dopo Rimini, Bellaria e Santarcangelo
Petitti:”Alle prime comunità energetiche – Rimini, Bellaria e Santarcangelo -si aggiungono quelle della Diocesi di Rimini (insieme a sette parrocchie, l’Enaip, il seminario e ass.neMadonna della scala) della comunità di Riccione (promossa da Comune e Polisportiva) e della Valconca. Un impegno che mi candido a sostenere anche alle elezioni regionali. Benefici economici, sociali e di comunità”
“Un futuro green per Rimini” – spiega Emma Petitti – “grazie alla nascita delle prime Comunità energetiche sostenute dai finanziamenti della Regione Emilia-Romagna, la prima in Italia ad approvare una legge per il sostegno alle CER. Anche a livello simbolico è significativo che – dopo quelle di Rimini, Bellaria-Igea Marina e Santarcangelo - le ultime ad unirsi siano tre realtà dall’alto valore comunitario e sociale come la Diocesi di Rimini il Comune di Riccione e quelli della "Media Valconca" uniti, insieme ad altre realtà associative che a vario titolo si sono aggregate e continueranno a farlo. Un passo concreto verso la sostenibilità finanziaria della transizione energetica, con evidenti benefici in termini economici, sociali e di comunità”.
I finanziamenti regionali
I progetti presentati e finanziati in provincia di Rimini sono 14 per un investimento complessivo di oltre 582mila euro. Cinquearrivano dal comune di Rimini, due da Riccione e uno a testa per Bellaria, Morciano, Novafeltria, San Giovanni in Marignano, San Leo, Santarcangelo e Sassofeltrio.
La Regione Emilia-Romagna ha finanziato 124 progetti per la costituzione e progettazione di Comunità Energetiche. Una partecipazione più numerosa del previsto tanto che sono state raddoppiate le risorse necessarie a far fronte alla copertura dei costi d’avvio. I soggetti che si sono fatti avanti per far nascere comunità di produzione e autoconsumo di energia da fonti rinnovabili (eolico e solare su tutti) sono diversi, e hanno risposto al bando della Regione, la prima in Italia ad approvare una legge per il sostegno alle CER: dai Comuni ai condomini, dai centri ricerca ai caseifici alle cooperative, fino a enti del Terzo settore, opere pie, parrocchie e monasteri.
Cos’è una Comunità Energetica Rinnovabile
La Comunità Energetica Rinnovabile è un’organizzazione autonoma di persone, imprese, associazioni ed enti di una comunità, che producono, consumano e condividono energia da fonti rinnovabili. E’ un modello sostenibile, costituita come soggetto giuridico autonomo in forma cooperativa (o altre forme che garantiscano libero accesso e uscita), che promuove la transizione energetica prestando attenzione all’ambiente, all’equità sociale, alle persone e alla comunità in cui opera.
“Cittadini, privati, piccole e medie imprese, enti pubblici e locali, associazioni, enti di ricerca e formazione, enti religiosi, quelli del terzo settore e di protezione ambientale. – sottolinea la Petitti – potranno unirsi alle Comunità energetiche o costruirne di nuove. Le misure a favore delle Cer si inseriscono nel patto per il lavoro e per il clima, che si pone l’obiettivo di raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050 e passare alle energie pulite e rinnovabili entro il 2035. Una Rimini che ci immaginiamo sempre più come una green valley innovativa e socialmente responsabile, un impegno che mi candido a sostenere anche alle elezioni regionali”.