Gli anatemi dell'opposizione si abbattono ancora su Daniela Angelini e sulla sua Giunta. Stavolta rivelando una "piega" di bilancio sfuggita ai più che, se confermata, è destinata a far suonare a lungo i tamburi della polemica. Il dito nella piaga lo mette l'avvocato Fabrizio Pullè, riferimento della Civica in quota Renata Tosi con un post sulla sua pagina facebook che di seguito riportiamo premettendo che, come sempre abbiamo fatto, daremo eventualmente replica alla Angelini o a chi per lei qualora replica arrivasse.
"Spulciando nelle pieghe nascoste del bilancio di previsione per l’anno 2024 - scrive Pullè - sapete cosa abbiamo scoperto? Un’altra tassa. Ancora tasse. Sempre più tasse. Più tasse che mai. Non bastava “la bastonata” dell’addizionale IRPEF, e non bastava l’aumento anche dei lumini votivi del cimitero.
L’ultima rinvenuta in ordine di tempo, è la trasformazione di circa 300 parcheggi gratuiti posizionati tra il lungomare sud / Via Torino e la spiaggia (nella foto, ndr), nei pressi delle zone da 29 a 35, parcheggi che insistono su quelle strisce di sabbia oggi presenti, in parcheggi a pagamento per l’anno 2024! Intere porzioni di aree adibite a posteggi, verranno trasformate a pagamento per cercare di portare utili al sempre più preoccupante bilancio del Comune. 300 parcheggi. Un’enormità. Senza neppure una previsione, allo stato, di parcheggi liberi o di parcheggi speciali. Un altro modo per fare cassa. E, in ragione della condivisione, la Angelini si è ricordata di “condividere” questi ulteriori spregiudicati aumenti con le associazioni di categoria? Sono stati informati, ad esempio, i bagnini? Da ciò che ci è dato sapere, pare che nessuno, formalmente, ne fosse informato. Probabilmente, la logica deve essere quella che tra tante tasse con cui ci stanno coprendo, qualcuna passi nel dimenticatoio e nell’oblio…
Niente. “Nostra Signora delle Tasse” pare abbia colpito ancora. Ne saranno molto contenti i bagnini, i turisti, ed i Riccionesi che lì andavano al mare. La situazione sta diventando davvero intollerabile: mai si era vista una amministrazione - conclude Pullè - usare la leva fiscale in questo modo così spregiudicato, come una mannaia che colpisce indistintamente tutti i cittadini. Ci aspetteranno tempi davvero duri, cari amici…"