La chiusura dei punti nascita è un tema su cui il Movimento 5 Stelle si è sempre battuto con determinazione. Quando eravamo all’opposizione, abbiamo lottato per mantenerli aperti, consapevoli del loro ruolo essenziale per i territori. Oggi, in giunta regionale, affrontiamo la questione con responsabilità e realismo. Il presidente De Pascale, in campagna elettorale, ha dichiarato apertamente che i punti nascita non sarebbero stati riaperti e sta ora mantenendo quella linea per ragioni di sicurezza. Non possiamo certo fingere di sorprenderci, ma ciò non significa accettare passivamente che questa chiusura lasci le donne e le famiglie senza alternative adeguate. Per questo il Movimento 5 Stelle chiede alla Regione un impegno chiaro e concreto per rafforzare i servizi sanitari territoriali. Non basta dire che i punti nascita restano chiusi: bisogna garantire un reale potenziamento dell’assistenza alle donne.
Le nostre richieste alla Regione:
• Più investimenti sui consultori, per offrire un supporto efficace in tutte le fasi della gravidanza e
del post-parto.
• Più ostetriche e assistenza domiciliare, per garantire un servizio capillare, soprattutto nelle aree
periferiche.
• Percorsi nascita adeguati, con servizi di accompagnamento al parto e assistenza personalizzata
per le future mamme.
Il nostro obiettivo non cambia: vogliamo garantire a tutte le donne un’assistenza sicura e di qualità, indipendentemente da dove vivono. Per questo, continueremo a batterci affinché la Regione si assuma le sue responsabilità e investa seriamente in servizi sanitari territoriali efficienti.
Coordinamento Regionale Movimento 5 Stelle Emilia-Romagna