Così in una nota il senatore del MoVimento 5 Stelle Marco Croatti . “Di queste ore la notizia che Poste Italiane ha sospeso il servizio di acquisto di crediti d’imposta. Il meccanismo di cessione dei crediti edilizi perde anche l'ultimo tassello che vedeva in Poste Italiane l'unica possibilità per le cessioni dirette da parte del beneficiario della detrazione. È una perdita grave che avrà delle conseguenze dirette su chi aveva già avviato un intervento di superbonus 110% o con altri bonus edilizi e le cui possibilità di cessione diventano pressoché nulle. A questo punto non sono servite le ultime modifiche arrivate dai due decreti Aiuti che intendevano riaprire il mercato della cessione con la possibilità alle Banche di rivendere i crediti ai propri clienti professionali e limitando la responsabilità solidale ai casi di dolo e colpa grave. Un problema che il nuovo Governo Meloni deve risolvere urgentemente per evitare una catastrofe sociale ed economica del comparto delle costruzioni con circa 40mila aziende “ferme”, con commesse da portare a termine ma le casse vuote, essendo il loro crediti “superbonus 110%” bloccati. Il Governo non ha sinora detto una parola su questa misura che, tra l’altro, consente risparmi notevolissimi di gas, poiché il superbonus mediamente dimezza il fabbisogno degli edifici su cui si interviene, anziché fare quel poco che sarebbe necessario per sbloccarlo, pensa a raddoppiare le estrazioni nel sottosuolo italiano e a trivellare i nostri mari. Gli edifici italiani, lo dicono i dati scientifici, hanno bassissime prestazioni energetiche perdendo il 60% dell’energia che viene loro data per scaldarli d’inverno e rinfrescarli d’estate, una mancanza di efficienza enorme e costosissima. Il superbonus ha portato risparmi in bolletta alle famiglie e ha già reso oltre 310.000 immobili, tra cui molte migliaia di condomini, più efficienti con vantaggi alla bilancia energetica del nostro Paese. Il Governo Meloni invece che tornare alle fonti fossili agisca subito per favorire le politiche che puntano sulle risorse rinnovabili”.