Nell’ultima Assemblea Generale della CGIL di Rimini, tenutasi mercoledì 5 luglio, e durante l’assemblea Generale Filcams-CGIL Rimini, in data 26 giugno, come area di minoranza “Le Radici del sindacato” abbiamo presentato un ordine del giorno che chiedeva agli organismi sindacali di sostenere il progetto di legge di iniziativa popolare n.117 del 20-05-2023. Questa iniziativa prevede l’istituzione di un salario minimo orario in Italia di almeno 10 euro lordi all'ora per ogni lavoratore e lavoratrice. Questa normativa prevede inoltre un meccanismo automatico di rivalutazione del minimo sindacale in base aumento dell’inflazione e severe pene amministrative pecuniarie nei confronti dei datori di lavoro che non aumentano i salari ai propri dipendenti. In entrambe le riunioni il nostro ordine del giorno è stato respinto da parte di tutti i membri degli organismi, con eccezione di 3 voti di astensione e quelli favorevoli. Quello che più ci preoccupa sono le motivazioni, fantasiose e pretestuose, che a nostro avviso mostrano solo debolezza e una chiara difficoltà a condurre una linea sindacale autonoma e radicale. Entrambi gli organismi sono stati eletti nelle fasi congressuali dell’organizzazione e dovrebbero rappresentare i lavoratori che appartengono alla più grande organizzazione dei lavoratori in Europa, che conta più di 5 milioni di iscritti. Usiamo il condizionale non a caso perché la scelta della maggioranza dei partecipanti all’assemblea ha respinto una proposta che chiedeva importanti aumenti salariali a lavoratori poveri o sottopagati e non sostenere una mobilitazione sul tema del salario è per noi un grave segno di smarrimento del più grande sindacato italiano. In AGI Filcams, addirittura, prima di tentare di far ritirare l’odg e proporre di riformularlo per ripresentarlo depurato alla successiva convocazione e poi successivamente “invitare “ i delegati a votare contro, il regionale Filcams Emiliano Sgargi si è sperticato in una strenua difesa della bontà della recente firma del contratto nazionale della vigilanza !! invitando i delegati a far approvare l’accordo dai lavoratori!!
Non si poteva far meglio, le rotture poi sappiamo dove portano…. Contratti separati, bla, bla, bla…… Amen!
Facciamo presente l’accaduto alla stampa perché crediamo che i dirigenti della nostra organizzazione dovrebbero rendere conto agli iscritti e alle iscritte della CGIL di questa mancanza di coraggio e volontà politica di condurre importanti battaglie per aumentare i salari dei lavoratori, anche e soprattutto alla luce delle ultime dichiarazioni degli organismi nazionali.
Nonostante questa piccola debacle della maggioranza della nostra organizzazione siamo fiduciosi in una ripresa della conflittualità dei lavoratori e delle lavoratrici italiani in particolare sul tema del salario perché a nostro avviso è il tema più sentito dalla maggioranza di questo paese.
Area minoranza
Le radici del Sindacato Rimini
CGIL Rimini
Per contatti : Francesco Vittori 3337165181