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Salute 13:11 | 12/12/2017 - Rimini

"Così stiamo aiutando il piccolo Destiny e sua madre"

“In tanti negli ultimi giorni mi hanno chiesto aggiornamenti sul caso di Destiny, il piccolo nato prematuro figlio di Regina, una donna rifugiata politica arrivata a Rimini dopo essere scappata dalla Nigeria. Una storia in salita quella del piccolo, che pesava solo 500 grammi quando è venuto al mondo nell’aprile scorso e che da allora combatte per rimanere aggrappato alla vita. Nato dopo solo cinque mesi di gravidanza, Destiny è stato ricoverato per quattro mesi nel reparto di Terapia intensiva neonatale di Rimini, dove medici e assistenti l’hanno preso sotto la loro ala protettiva. Dopo averlo dimesso la prima volta, sono seguiti altri quattro accessi all’ospedale con tre conseguenti ricoveri prolungati, tutti dovuti a insufficienza respiratoria. Ad oggi Destiny è ancora all’Infermi, ma è arrivato il via libera alla dimissione e a breve lascerà il reparto. Si tratta di un passaggio delicato, perché le sue precarissime condizioni di salute impongono che Destiny sia ospitato in un luogo adatto, dove non sia esposto al rischio di eventuali infezioni.

La madre, che era stata accolta da un centro di accoglienza straordinaria gestito dalla cooperativa Eucrante, ora non ha più lo status di richiedente asilo e ha ottenuto la protezione umanitaria. La Prefettura nei giorni scorsi ha segnalato la vicenda al Servizio Centrale per chiedere l'inserimento in un progetto della rete; il Servizio centrale ha contattato il Comune di Rimini, che ha comunicato formalmente la sua disponibilità a prendersi carico del bimbo e della mamma e ad inserirli nel nostro progetto Sprar, costruendo per loro un percorso di accoglienza ad hoc che andrà di pari passo con la situazione sanitaria del bimbo. Viste le particolari condizioni di Destiny, il Comune ha accelerato le pratiche per trovare una sistemazione adatta, con caratteristiche che non possano rischiare di compromettere la sua salute: mamma e figlio saranno accolti in prima battuta nella struttura di Monte Tauro, già nei prossimi giorni. Si tratta però solo del primo passo: il progetto prevede l’inserimento di mamma e figlio presso una famiglia che darà disponibilità all’accoglienza, per poi essere avviati in un percorso per l'autonomia. Questo ovviamente, se le condizione di salute di Destiny lo permetteranno. L’auspicio quindi è quello di poter vedere Destiny sempre meno fragile e, nel giro di poco tempo, saperlo insieme alla mamma accolto in una famiglia generosa e disponibile. Nel frattempo, sapere che Destiny avrà una casa per Natale è in assoluto il regalo più bello”.