Il festival “Anticorpi. La cultura contro le mafie” arriva a Santarcangelo sabato 7 dicembre alle ore 21: nell’ambito dell’appuntamento annuale curato dall’Osservatorio sulla criminalità organizzata – che coinvolge diversi Comuni della Provincia di Rimini in un intenso programma culturale di sensibilizzazione alla legalità e alla lotta alla criminalità organizzata – al teatro Lavatoio si svolgerà infatti la proiezione di “Falcone e Borsellino. Il fuoco della memoria”.
Il docufilm di Ambrogio Crespi intende mantenere vivo il ricordo di due figure fondamentali della giustizia e delle istituzioni, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, senza “sacralizzarli” ma piuttosto contestualizzandone l’eccezionale valore umano e professionale. Un lavoro audiovisivo nato da un progetto didattico dell’Università di Palermo, che ha coinvolto studenti e testimoni diretti degli attentati del 1992, e che vuole essere uno strumento anche per fornire spunti per una rivisitazione storico-critica di quegli eventi che ancora interrogano le nostre coscienze. A parlarne Costantino Visconti, Direttore del Dipartimento di Scienze politiche e Relazioni internazionali dell’Università di Palermo, e Paolo Storari, Sostituto procuratore di Milano, che porteranno il loro contributo alla riflessione sulla lotta alla mafia e sulla memoria dei due magistrati uccisi.
“Ormai da anni il festival ‘Anticorpi’ ci offre la possibilità di confrontarci e riflettere sul tema della legalità, fondamentale per la buona salute della nostra democrazia” ha detto in occasione della conferenza stampa di presentazione del festival Filippo Borghesi, assessore al Welfare di comunità. “E il sottotitolo, ‘La cultura contro le mafie’, è un manifesto del modo che il festival ha scelto per arrivare alle persone, confermato anche quest’anno da un programma ricco e interessante. Al Lavatoio arriva un docufilm su Falcone e Borsellino che ci invita a non appiattirsi sulla retorica, ma a ricordare queste due figure centrali nella lotta alla criminalità organizzata attraverso azioni concrete, come la restituzione alla collettività del bene confiscato di Santarcangelo, che dopo l’inaugurazione dello scorso anno presto prenderà nuova vita attraverso un progetto sociale innovativo e su misura”.