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Sport 18:12 | 22/05/2022 - Rimini

Festa per tutti, anche per il Lentigione che ringrazia e porta a casa (0-2)

RIMINI: 22 Piretro, 4 Tanasa, 6 Panelli, 8 Pari, 9 Mencagli, 14 Kamara (7′ st 2 Deratti), 15 Contessa (32′ st 31 Pietrangeli), 23 Callegaro (26′ st 32 Germinale), 24 Pecci (14′ st 10 Gabbianelli), 25 Arlotti (21′ st 11 Piscitella), 28 Cuccato. A disp.: 1 Marietta, 7 Tonelli, 17 Ferrara, 26 Greselin. All. Gaburro.

LENTIGIONE: 22 Galeazzi, 4 Zagnoni (6′ st 3 Casini), 6 Tarantino, 8 Martino, 10 Sanat (29′ st 9 Formato), 23 Staiti (13′ st 5 Cuoghi), 29 Canrossi (15′ st 11 Esposito), 37 Agyemang, 43 Bonetti, 70 Djwomo (18′ st 17 Bouhali), 99 Sala. A disp.: 00 Sodano, 2 Iodice, 7 Caprioni, 19 La Vigna. All. Serpini.

ARBITRO: Castellone di Napoli.
ASSISTENTI: Pandolfo di Castelfranco Veneto e Vitale di Salerno.

RETI: 46′ pt Djwomo, 45′ st Formato.

AMMONITI: Tarantino, Panelli.

ANGOLI: 3-3.

La grande festa può avere inizio.  Questo pomeriggio al “Romeo Neri” si ricominCia a giocare, ma in primis a far baldoria.  Il Rimini è tornato da una settimana tra i professionisti: in questo week end la partita contro il Lentigione diventa un di più. Anche se va disputata. La stupenda corsa dei ragazzi di Gaburro, termina quota 87 punti. Quasi da paura appunto…come le tante fiches raccolte durante una stagione da autentica, grande protagonista. Biancorossi sempre al comando, capaci di giocare per trequarti di anno solare un calcio modello champagne, difficile da vedere sui campi della serie D, in questi tempi moderni. L’estate da calendario deve ancora tagliare il traguardo, ma per i rivieraschi il sole possiamo dire splenda da un bel pezzo. Nonostante questa prima e ultima battuta di arresto tra le mura amiche. Alle ore 16.00 ultimo atto di una storia scritta molto bene.  Poi si parlerà di quel futuro che bussa imminente alle porte e crea alcune perplessità, dato che ufficialmente non è dato a sapere gli obiettivi che il presidente Rota si prefigge da giugno in poi.  Tanto per chiarire alcune cifre: entro il 16 del prossimo mese sarà necessario ottenere la licenza tra i professionisti. Costo richiesto con fideiussione euro 61.000,00. Poi ancora l’iscrizione che alla terza serie, che invece ha un prezzo pari ad euro 39.000,00. Tutti piccoli, grandi particolari, che vanno sistemati. Ma diamo fiducia e tempo ai dirigenti, almeno in questo fine settimana di sole e godimento.

Gente felice sugli spalti del vetusto stadio che sorge alle spalle dell’Arco D’Augusto.  Come non si vedeva dalle altre tre promozioni (sempre dalla D alla C e ritorno in D negli ultimi  8 anni).  Viene anche ricordato prima del fischio di avvio il compianto Vincenzo Bellavista. Alla moglie Leila, un mazzo di fiori biancorosso è consegnato dalle mani dell'attuale leader Alfredo Rota.  

Per questo saluto ufficiale, che speriamo sia un arrivederci a luglio, mister Gaburro sceglie di mandare sul rettangolo di gioco in gran parte le seconde linee.

Al 5' Callegaro su punizione scheggia la traversa. Al 10' Ancora un palo colpito da Arlotti di testa. 21' di gioco Galeazzi neutralizza a terra una rasoiata di Arlotti. Goal (46') dopo fuga solitaria di Djwomo, che su lancio perfetto di un compagno si ritrova la palla giusta sul destro per infilare al volo Piretro e portare in vantaggio il Lentigione (0 a 1).

Nel secondo tempo. Dopo 9′ pallone in verticale per Sala, tiro facile per Piretro. Rovescio di fronte. Callegaro alla battuta dal limite, la sfera è fuori. Al quarto d'ora: buona azione di Arlotti, che parte da sinistra, si accentra e molla il destro. Bersaglio fallito. Al 22' Piretro deve compiere un volo miracoloso per levare dalla porta un tiro sporco di Sanat. Al 42' Germinale serve a Mencagli la palla del pari. Il centravanti di Gavurro si fa ipnotizzare da Galeazzi che a piedi uniti taglia in due la concussione. Al 45′ il Lentigione raddoppia: retropassaggio da paura di Cuccato. Sala recupero e salta Piretro, per Formato è facile calciare il cuoio nella porta praticamente abbandonata (0 a 2).

Quindi il triplice fischio del signor Castellone di Napoli decreta la fine di tutto. Per il Rimini questa odierna è la prima sconfitta interna e anche l'ultima in serie D. Infatti terminati i festeggiamenti sarà ora di cominciare a parlare seriamente del ritorno tra i professionisti. Facendo sapere agli sportivi quale futuro possono aspettarsi. Perché il futuro è già oggi.

Elp