La Giunta del Comune di Rimini ha approvato la mappatura dei luoghi sensibili e delle aree di rispetto entro cui non sarà possibile la presenza di sale gioco o di corner con apparecchi per il gioco d'azzardo, in ottemperanza alle nuove direttive della Regione Emilia-Romagna.
Le direttive regionali
Nel mese di giugno la Giunta Regionale dell’Emilia – Romagna ha approvato la delibera con le modalità attuative del divieto di apertura di sale giochi nell’ambito di 500 metri da luoghi definiti sensibili, secondo quanto stabilito dalla Legge Regionale n. 5 del 4 luglio 2013 sulle “Norme per il contrasto, la prevenzione, la riduzione del rischio della dipendenza dal gioco d’azzardo patologico, nonché delle problematiche e delle patologie correlate” (integrata dalla Legge Regionale n. 18 del 28 ottobre 2016).
La mappatura dei luoghi sensibili di Rimini
Sulla scorta del provvedimento regionale, i tecnici del Comune di Rimini hanno avviato immediatamente l’analisi delle localizzazioni dei luoghi sensibili presenti sul territorio comunale:istituti scolastici di ogni genere e grado, luoghi di culto, impianti sportivi, strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o sociosanitario, strutture ricettive per categorie protette, luoghi di aggregazione giovanile e oratori. L’intento era di individuare intorno queste l’‘area di rispetto’ di 500 metri indicata dalla Regione, non solo per impedirvi l’insediamento di nuove attività riconducibili all’ambito del gioco d’azzardo, ma anche per verificare la presenza di sale da gioco, sale scommesse, videolottery o, comunque, di locali che al loro interno ospitano slot machine, così da promuoverne il trasloco a distanza di sicurezza.
Utenti in carico al servizio dipendenze patologiche – Sert – di Rimini
Sono 87 gli utenti che nel 2016 sono stati presi in carico o si sono rivolti occasionalmente alla struttura delle dipendenze patologiche dell'Ausl di Rimini per dipendenze legate espressivamente al gioco d'azzardo. Nel 2015 erano complessivamente 69, nel 2004 erano 12. Un trend in aumento che segue anche le dinamiche sociali, economiche e tecnologiche. Si tratta nell'81% dei casi di maschi, perlopiù nella fascia 30/49 anni. I più a rischio sono persone con bassa scolarizzazione e a basso reddito. Circa il 51% infatti è disoccupato, pensionato o lavoratore occasionale. La sensazione per queste persone è quella di poter risolvere, come ricordano i servizi socio sanitari, una situazione di vita critica con una vittoria improvvisa al gioco”. Tra i giochi quello più utilizzato è la video lottery (63%) che ha un alto potenziale distrattivo e distorcente dato dal forte impatto emotivo dato dalla concomitanza dell'aspetto video, musicale e sensoriale. Sempre più spesso gli utenti vengono indirizzati alle strutture anche dalle Caritas, visto che una conseguenza tragica di questo fenomeno è l'impoverimento e l'indebitamento delle famiglie coinvolte.