“Al 7 Gennaio 2020 i nuclei percettori del Reddito di Cittadinanza erano 915.600. Ma, all’istituzione del Reddito, l’Istat calcolava in 1,8 milioni di famiglie quelle in povertà assoluta (con un’incidenza pari al 7,0%) per un totale di 5 milioni di individui. Si presume che circa 2 milioni e mezzo di persone abbiano deciso di non usufruire del Reddito perchè occupate in un lavoro nero, o prese a carico da chi ne svolgeva uno. Questo è, però, solo la punta dell’iceberg dell’ambiente sommerso e senza voce del lavoro stagionale, il quale si trova in una condizione di sotto-tutela anche nei casi in cui viene formalmente svolto secondo apparenze legali. I soprusi nei riguardi dei lavoratori stagionali sono tra le maggiori piaghe del nostro paese. Vera schiavitù moderna che conduce migliaia di giovani, laureati e non, al collasso psicologico. Tra l’altro, dato che la crisi picchia duro, il sovraccarico di lavoro sarà ancora di più e ci sarà una conseguente riduzione dell’ organico rispetto agli scorsi anni. Chiediamo contratti regolari per tutti i lavoratori stagionali, stop al sotto-inquadramento e no al lavoro nero e ore fuori busta. È importante mettere al primo posto la dignità della persona".
Luca Campisi Portavoce Popolo della Famiglia Riccione