“Giro di vite sui dehors? No grazie. Ho presentato un’interrogazione al ministro dei Beni culturali per capire se sia al corrente della situazione che stanno vivendo i pubblici esercizi a Rimini dopo la decisione della Soprintendenza di limitare nel tempo la presenza di dehors in centro storico e nei borghi, consentendola solo otto mesi all’anno e con strutture meno impattanti. Un diktat che mette a rischio la sopravvivenza di numerose imprese, impoverisce l’offerta turistica di una città che fa dell’accoglienza il proprio fiore all’occhiello e mina la credibilità delle Istituzioni che hanno previsto gli attuali regolamenti e concesso i relativi permessi. Il dato più grave è che si stanno cambiando le carte in tavola dopo che le imprese hanno investito e programmato il futuro della propria attività sulla base di accordi scritti, al Tavolo con gli enti locali, le associazioni di categoria e con la Soprintendenza stessa, che permettevano l’installazione dei dehors annuali. Non mettiamo in discussione la necessità di salvaguardare il decoro della città e delle sue emergenze architettoniche e culturali, anzi siamo i primi a pretendere che siano rispettati perché sono la parte preminente della nostra offerta turistica, che tuttavia non può essere disgiunta dai servizi di eccellenza di bar e ristoranti. C’è poi il protocollo ‘Safe and Security’ del ministero dell’Interno che evidenzia come queste strutture fungano da presidio per i giovani e siano un baluardo contro il degrado. Per tutto questo sollecitiamo un intervento del ministro che possa risolvere una situazione kafkiana, che può produrre gravi danni alla città, alla sua economia e alla sua vocazione turistica”.
On. Elena Raffaelli Lega