“Non ci sono parole di fronte alla spregiudicatezza e alla faccia tosta di esponenti del Pd che, maestri nelle giravolte, oggi, per bocca di Filippo Sacchetti, spalancano le porte a improbabili alleanze elettorali con il M5s. Tutto questo dopo che lo stesso Sacchetti, non più di dieci giorni fa, aveva tacciato il senatore grillino Marco Croatti di ‘sciacallaggio’ solo per aver organizzato un convegno sui gravissimi fatti relativi al sistema Bibbiano e all’affido dei minori da cui, come tutti ormai sanno, il Pd non può chiamarsi fuori. Sacchetti, tuttavia, ribadisco pochi giorni fa, accusava i nuovi alleati di ‘lanciare un messaggio d’odio contro il partito democratico’. Nessun interesse, da parte del segretario provinciale dem, di capire con onestà intellettuale come sia stato possibile che nella ‘rossa’ Emilia Romagna siano accaduti fatti nefandi ai danni di bambini innocenti. Ma questo è il meno. Il Pd ha sempre visto il movimento grillino, nato come forza anti sistema, come il fumo negli occhi. Eppure oggi, in vista delle elezioni regionali, cambia improvvisamente opinione e si presenta davanti ai plenipotenziari grillini con il ramo d’ulivo in mano. Credo che nessun esponente del M5s possa credere a un così repentino cambio di passo dei piddini. Il loro unico obiettivo è salvare la propria pelle, elettoralmente parlando, usando strumentalmente qualunque mezzo, in questo caso il M5s, come portatore di voti, contando di sottometterne le aspirazioni in seguito con la forza del potere della loro rete clientelare. Un metodo che il Pd conosce bene. Se il M5s locale deciderà di comportarsi come il movimento a livello nazionale se ne assumerà le responsabilità di fronte all’elettorato, che non può certo dimenticare le battaglie portate avanti fino a poco tempo fa da una forza nata contro il sistema che, sorprendentemente, ha resuscitato un sistema ormai defunto”.
Bruno Galli segretario provinciale della Lega