"Priamo Bocchi ha ragione. Il problema è la virilità.
Un uomo insicuro e incapace di comprendere che la libertà della donna non rappresenta una minaccia, e che una donna indipendente non è un nemico da abbattere, è, certamente, un uomo che ha un problema con il concetto stesso di "virilità", ma intesa come condizione di sviluppo completo e armonico e prendendo le distanze da quel concetto arcaico e violento di virilità come possesso e predominio - tipico della cultura patriarcale - concetto distorto e nocivo che è dovere di tutte e tutti noi cercare di decostruire.
Un "uomo forte", se vogliamo usare queste categorie, è un uomo che non ha paura dell'altro, dell' "altro da sè", che non "va in tilt" se la donna è forte come lui, che non "va in tilt" di fronte a ciò che forse ancora non capisce.
Ma il consigliere di FdI, durante la discussione in giunta regionale per l'adesione alla campagna "Safe Place for Women" (spazio sicuro per le donne), oltre allo stantio slogan "il patriarcato non esiste!1!1!", si è spinto oltre, affermando che "la donna non è una specie protetta", che riconoscere il femminicidio come reato specifico implicherebbe una disparità di trattamento tra uomini e donne (si, ha detto proprio così, invocando la creazione del reato di anzianicidio) e auspicando l'annullamento della riflessione sulle categorie culturali che problematizzano il genere e la discussione dei ruoli, nello stesso tempo creandone di nuovi tipo "il maschio de-virilizzato". Ci sembra un enorme pasticcio logico, prima di tutto.
Ricordiamo a Priamo Bocchi, appassionato di legalità e sostenitore della "sicurezza", che la violenza di genere si sviluppa ed alimenta in un sistema di relazioni sociali che attribuisce agli uomini una posizione di superiorità e che occultare la violenza o, peggio, riconoscerla solo in determinati gruppi sociali (famosi sono i suoi post dove criminalizza la povertà o il disagio) e invocare la sicurezza con improbabili fazzolettate, senza mai affrontare il vero problema, non giova né alle donne né agli uomini. Una società è più sicura quando, fin dall'infanzia, si viene educati all'affetto, al sesso, alla differenza: un tipo di educazione che sta venendo osteggiata da questo governo, col taglio dei fondi dedicati e con queste provocazioni che inquinano la riflessione collettiva.
Ringraziamo Priamo Bocchi, perché ci ricorda che c'è ancora un grosso lavoro da fare. Non sappiamo perché ogni discussione sulla libertà delle donne lo "triggeri" tanto, ma, quantomeno, questa volta non ci ha mostrato le sue natiche".
Potere al Popolo