"Se Raggini mi ha chiesto di riflettere prima delle dimissioni ufficiali è perché sa bene quanto ho provato a sostenere una situazione complessa come quella di una Giunta a tre, nonostante fossero arrivate più volte sollecitazioni, da parte di alcuni consiglieri del gruppo Uniti a Poggio Torriana, di nominare almeno un’altra assessora che potesse seguire con maggiore attenzione temi rilevanti per Poggio Torriana come la Cultura, il Turismo e la Partecipazione. Per questo non accetto la parola "intollerabile", ritengo la risposta del Sindaco molto volgare sul piano della comunicazione politica in un contesto aperto e democratico. Qualche risentimento? No nessuno, anzi, chi mi conosce sa benissimo che sono una persona costruttiva e pacata, l’ho dimostrato nella mia vita professionale, politica e privata. Ogni critica mossa ad Antonini e Raggini è frutto di una visione differente di gestione ed organizzazione sia dei servizi comunali che degli spazi pubblici. D’altronde non è semplice ragionare con un Vicesindaco che amministra da ormai più di 20 anni. Quando ho parlato di “trasparenza” mi riferivo ad un metodo molto poco partecipativo delle scelte amministrative, il lavoro della Politica deve essere aperto al confronto e la Pubblica Amministrazione deve governare assieme ai cittadini. È assolutamente necessario per Poggio Torriana avviare una discussione sui prossimi investimenti e sui tempi della loro realizzazione. Per esempio quelli della pista ciclabile che collega la frazione di Camerano alla via Santarcangiolese, opera promessa già durante le campagne elettorali precedenti e per cui negli uffici competenti giace un progetto di fattibilità. Non a caso è partita qualche giorno fa una petizione online per realizzare una pista ciclo-pedonale sulla via Pontaccio, i residenti hanno “perso le speranze” mentre vedono il compimento di altri lavori pubblici, importanti ma non strategici come sarebbe invece una pista che consentirebbe ai poggiotorrianesi della zona di percorrere in maggiore sicurezza questo tratto senza dover ricorrere necessariamente all’auto, per potersi recare negli esercizi commerciali, negli uffici, a scuola o al centro sportivo. Mettere in fila le priorità del territorio è oggi imprescindibile, non si possono rincorrere tutti i treni di finanziamenti pubblici ma decidere la destinazione precisa che si vuole raggiungere quando si ottengono risorse aggiuntive in Bilancio".
Francesca Macchitella