La scelta dell’amministrazione riminese di “tolleranza zero” nei confronti della reticenza a vaccinarsi ha già dato i suoi frutti. I dati di Usl che paragonano la copertura vaccinale al 31 dicembre 2018 e al 30 giugno 2019 mostrano in maniera inequivocabile che il “pugno duro” di Gnassi nei confronti dei no vax ha dato l’esito auspicato: non vincere una battaglia politica, ma accrescere la sicurezza e la salute dei bambini. Per alcune vaccinazioni, come quella per Mpr, si è passati da una profilassi dell’88,3% a una del 93,4%, con un recupero di ben 5 punti percentuali. E gli effetti positivi non si manifestano solo per i singoli bambini vaccinati, ma soprattutto per le fasce più fragili, quelle dei bambini immuno depressi, che non hanno la possibilità di vaccinarsi a causa di malattie croniche o patologie aggressive. Il fatto che gli altri bambini, a partire dai compagni di classe, siano vaccinati permette di assicurare infatti l’immunità di gregge, proteggendo così anche chi non può accedere alle vaccinazioni per le gravi malattie, la cui profilassi è obbligatoria. Per queste ragioni, la segreteria provinciale esprime sentite congratulazioni all'amministrazione Gnassi, sottolineando anche l'impegno dell'assessore all'Istruzione e componente della segreteria provinciale, Mattia Morolli, per le scelte adottate e i risultati raggiunti. Ci auguriamo che gli stessi passi vengano percorsi anche dagli altri Comuni della provincia. Ricordo, tuttavia, che al buon risultato ottenuto a Rimini si contrappone però la situazione di Riccione, dove il tasso di bambini non vaccinati continua ad essere drammaticamente alto. Anche in questo caso, una conseguenza della politica dell’amministrazione comunale. Politica condotta sulla pelle dei più deboli”.
Filippo Sacchetti Segretario provinciale Pd Rimini