In una cosa non ci ha cambiati la pandemia, il rapporto con il telefonino che associato alle restrizioni del momento che viviamo azzera quasi completamente le relazioni sociali. Le emozioni che può trasmettere una bella chiacchierata un po’ ci vengono vietate in questo periodo difficile, d’altra parte siamo noi a rinunciarci poiché risolviamo tutto con un whatsapp e se ci pensiamo è triste. Anche perché gli adulti danno il cattivo esempio ai figli che ormai dall’età di 10 anni posseggono uno smarthphone e vivono letteralmente con la “testa dentro il telefonino” rischiando di accedere a siti pericolosi per la loro età. Bisognerebbe limitarli almeno quando si studia e a tavola. Verranno tempi migliori, speriamo, in cui proveremo a recuperare un minimo di rapporti sociali e torneremo a guardarci negli occhi.
dott. Alessandro Bovicelli