Max 12° 
Avrei voluto evitare commenti sulla pantomima che il signor Sampaolo sta creando attorno all’incontro pubblico fra i tre candidati sindaco che si è tenuto in Sala Isotta.
Ma c’è un limite a tutto. Non è mio costume indossare le vesti di avvocato difensore, tra l’altro di un amico e del mio vice per due mandati, capace di replicare da solo alle assurdità che ho letto messe in giro da colui che definire uno specialista dei cambi di casacca è quanto di più corrispondente alla verità.
Sono 10 anni che questo signore attacca me in tutti i modi attraverso le piattaforme social. Ho conservato tutti gli screenshot, basta andare a rivederli per rendersene conto. Sono stata definita con frasi sessiste sul mio abbigliamento, sui miei tacchi, sulle mie scarpe, sul mio look in generale e mai nessuno ha preso le distanze. E, si badi bene, non si tratta solo di attacchi politici, ma di considerazioni e illazioni che mi coinvolgono sul piano personale.
I suoi insuccessi politici, che sono sotto gli occhi di tutti nella storia di Coriano, non gli hanno fatto smettere di svolgere nel modo più costante e continuo il ruolo di colui che cambia opinione e idee, per opportunismo, per tornaconto personale, con grande facilità e leggerezza e lo dimostra proprio la sua storia politica.
Nel 2012, dopo le denunce fatte alla Giunta Matricardi (come faranno, mi chiedo, gli elettori di tradizione di sinistra a votare chi ha affossato con querele continue questo esecutivo?), pensava di essere lui il paladino del territorio e si augurava di venire convocato dai cittadini di Coriano per essere lui il candidato sindaco. Ma nessuno lo ha interpellato. Dirò di più: a inizio 2012 quando la politica sembrava in grado di rialzare la testa, questo signore si fece portavoce di un incontro tra i 5 consiglieri di minoranza del Pdl, tra cui la sottoscritta, e alcuni esponenti del Pd: il suo obiettivo, oltre a quello di dettare la linea ai 5 di minoranza uscenti intendeva prefigurare un inciucio con Il Pd. Io mi rifiutai. Da quel momento lui ha cominciato ad avere l’ossessione della Spinelli perché, a differenza sua, la Spinelli è persona coerente mentre lui è uno che indossa le casacche solo per una questione personale. Ma per fortuna questo credo che i corianesi lo sappiano bene,
Nel 2017 (secondo mandato) era con il Ppi o con ciò che era rimasto di quel partito.
Oggi è con il Pri, nella stessa lista con il Pd, sempre e solo assatanato di rancore prima nei miei confronti e ora nei confronti del candidato sindaco di Progetto Comune Gianluca Ugolini.
Ho letto, dicevo, delle affermazioni gravissime non solo sul piano politico. Ma da quale pulpito viene la predica? Questo signore dimostra di continuo arroganza e maleducazione, proprie di chi ha in sé rabbia e rancore eccessivi.
A costui e ai cittadini di Coriano che saranno chiamati fra pochi giorni a votare voglio semplicemente ricordare, non per rispondere alle infamanti parole di chi ci attacca, ma per amore della verità, che Progetto Comune in questi 10 anni ha lavorato senza sosta per dare alla città le dimensioni che si merita. Nessuno, e ripeto nessuno, si è mai tirato indietro. Una squadra vincente che ora cambia timoniere: tocca a Gianluca Ugolini, che saprà essere sindaco di tutti e l’uomo che proseguirà con tenacia quello che con tanta fatica la sottoscritta e la sua squadra hanno realizzato in questi 10 anni. Con buona pace di questo signore e di tutti coloro che gettano discredito e menzogne sul nostro operato.
Ringrazio infine la penna di Paolo Zaghini per avermi definito, nel suo ultimo articolo, alla veneranda età di 53 anni “ragazza pon pon”. Vorrei ricordare a Zaghini e a tutto il Pd che nel 2009 le donne che erano nella lista di sinistra mi definirono “velina” e avevo già 40 anni. Vuol dire, evidentemente, che in questi 13 anni mi sono conservata bene se addirittura da “velina” sono passata a “ragazza pon pon”.
Ugolini è sempre stato a conoscenza di tutti gli attacchi che ho subìto, la sua reazione l’altra sera in sala è stata dettata da dieci anni di angherie che hanno coinvolto la mia persona.
Il mio futuro politico, sia a livello locale che nazionale, è ben delineato. Lavorerò affinché Coriano possa continuare ad essere libera e mai più tornare colonia di altri comuni.
Domenica Spinelli
