Lunedì 30 settembre alle ore 14 CGIL Rimini e UIL Rimini saranno davanti alla Prefettura di Rimini(via IV Novembre, 40) per contrastare con una manifestazione pubblica la norma che ha il chiaro intento di azzerare la libertà e il diritto delle persone a manifestare il proprio dissenso, che introduce nuovi reati penali, e quindi il carcere, nei confronti di chi occupa strade, spazi pubblici e privati. Un Ddl, quindi, che limita l'iniziativa e le mobilitazioni sindacali per difendere i posti di lavoro e contrastare le crisi aziendali e occupazionali.
La norma rischia di essere introdotta esattamente all’inizio di una complessa fase sociale che, con le numerose crisi aziendali in atto e gli impressionanti numeri della cassa integrazione, richiederebbe al contrario i giusti spazi per la partecipazione e la pacifica protesta collettiva.
Il provvedimento prevede in particolari casi la permanenza in carcere per le donne in gravidanza o con figli entro un anno di età, introduce il reato della resistenza passiva rendendo impossibile ogni forma di dissenso pacifica, magari dovuta alle condizioni disumane di molte carceri. Un Ddl che introduce nuovamente interventi a impronta securitaria e di criminalizzazione quando si parla di migranti.
Tutto questo mentre il Governo decide di abolire i crimini contro la pubblica amministrazione, spesso reati spia di infiltrazioni mafiose.
Per queste ragioni CGIL Rimini e UIL Rimini hanno chiesto un incontro al Prefetto ed invitano lavoratori, pensionati e studenti ad unirsi all’iniziativa a contrasto di un Ddl pericoloso per la democrazia del Paese.