È giallo sulla misteriosa scomparsa dal novembre scorso dell’ambasciatore nordcoreano in Italia JO SONG-GIL uomo di peso del regime, che apre una faccenda diplomatica piuttosto delicata. Si tratta della seconda defezione dopo il caso del numero due dell’ambasciata di Londra anni fa. Lo scontro diplomatico con la Corea del Nord non ci vorrebbe dato il caratteraccio del suo massimo leader KIM JONG-UN. I media nordcoreani riferiscono che avrebbe chiesto asilo con la famiglia in un paese occidentale non precisato. JO era arrivato a Roma con i suoi, cosa che dimostra la sua appartenenza all’élite perché non viene permesso ai diplomatici di portare con loro all’estero moglie e figli per evitare defezioni. La Farnesina comunica di non aver ricevuto richiesta di asilo politico. Se veramente è nascosto e protetto da organizzazioni dello Stato comunque è una bella grana per la piccola Italia. Se lo restituisce lo condanna a morte, se gli concede lo status di rifugiato politico con tutta la famiglia farebbe molto arrabbiare i coreani. Speriamo valga qualcosa il fatto che l’Italia sia stato il primo paese del G7 a stabilire relazioni diplomatiche già nel 2000.
Politica
11:27 | 19/11/2024 - Riccione