"Il vero stupore è continuare a stupirsi di quelle che non possono neanche più considerarsi provocazioni politiche da chi, come il sindaco di Pennabilli Mauro Giannini, inneggia la Decima Mas e se la tatua pure. Di uscite improbabili sono pieni i suoi social e certi interventi pubblici continua a propinarli in una collezione di vergogne da far impallidire, ma se la libertà di pensiero è sacrosanta, è di tutti e lui può continuare a esercitarla è proprio grazie alla Resistenza e a tutto quello che si celebra il 25 aprile: la Liberazione è la festa di ogni cittadino italiano, una celebrazione nazionale, non di qualcuno, e un primo cittadino non dovrebbe poter privarne la sua comunità. Proprio negli 80 anni di questa memoria che è preziosa anche per mantenere fiducia e impegno verso un futuro di pace perché non ci siano più oppressori o tiranni e perché la diplomazia e la solidarietà permettano a ogni popolo di vivere dignitosamente.
Mi auguro quindi che la Prefettura intervenga e adotti gli opportuni provvedimenti richiamando il sindaco ai suoi doveri istituzionali".
Filippo Sacchetti