“Nello scorso luglio, dopo l’alluvione del maggio 2023, la premier Meloni aveva promesso in tempi brevi la creazione di un Piano Nazionale sul dissesto idrogeologico ma, a distanza di oltre 14 mesi, di quel piano non c’è traccia. Dopo che il ministro per la Protezione Civile Musumeci aveva dichiarato che il Piano “è fermo da 5 mesi al ministero per l’Ambiente” ieri durante il question time in Parlamento il ministro Pichetto Fratin ha spiegato che quel piano non esiste. È l’ennesima dimostrazione di quanto questo governo sia pericolosamente inadatto, incapace e anche bugiardo.
Tutto questo si trasforma in rischi per i cittadini, insicurezza, costi enormi e tanta rabbia sui territori.
Chiediamo al governo se il Piano Nazionale anti-dissesto si sia magicamente trasformato nella famigerata assicurazione catastrofale obbligatoria che i ministri Musumeci e Lollobrigida vogliono rifilare agli italiani. Ossia in un Piano Nazionale Arrangiatevi. Un piano simile a quello che stanno pensando di attuare per la sanità e che si traduce nella costruzione di una società esclusiva e con sempre maggiori disuguaglianze sociali: chi può permetterselo avrà sicurezza e cure adeguate, per gli altri nulla.
Intendiamo presentare al governo un'interrogazione parlamentare urgente per chiedere conto del Piano Nazionale sul dissesto idrogeologico e portare ai ministri competenti la rabbia, la frustrazione, i timori dei cittadini romagnoli le cui esistenze sono finite sotto il fango per la terza volta in meno di un anno e mezzo”.