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Politica 14:20 | 28/05/2020 - Romagna

"No ai voucher di 150 euro per figlio, famiglie numerose penalizzate"

“La Giunta Bonaccini penalizza le famiglie con due figli e le famiglie numerose: bocciata la nostra proposta che chiedeva di mettere a disposizione un voucher da 150 euro, per ciascun figlio, per iscriverli a società e associazioni sportive”. Vanno all'attacco i consiglieri regionali della Lega E-R, Matteo Montevecchi (nella foto) e Matteo Rancan, per i quali “lo strumento del voucher era quello più idoneo ad aiutare le famiglie in difficoltà, e a contrastare l’aumento della sedentarietà dei giovani. Allo stesso tempo, il voucher avrebbe contribuito a sostenere quelle associazioni e società sportive dilettantistiche che altrimenti non avrebbero certezze sul numero dei potenziali praticanti per la prossima stagione sportiva. Purtroppo non ci resta che constatare come lo schema di delibera della Giunta, in concreto, si traduca in una totale assenza di criteri” rincarano.

In poche parole una famiglia con un figlio può beneficiare di un voucher di 150 euro. Un’altra famiglia, nonostante abbia due figli, beneficia sempre di un voucher di un totale di 150 euro: e questa è la prima discriminazione.

“Dopodiché cambia il criterio per le famiglie con almeno tre figli, nel qual caso l'importo del voucher sale a 250 euro. Pertanto ci chiediamo come sia possibile che a una famiglia con quattro, cinque figli venga destinato un voucher di appena 250 euro, al pari delle famiglie che di figli ne hanno tre” sottolineano i leghisti.

“Davanti a questa mancanza di proporzionalità che determina la penalizzazione, in primis, delle famiglie con due figli quindi di quelle numerose che subiscono l’ennesima, grossa, disparità di trattamento, abbiamo presentato una proposta di modifica che chiedeva che ciascun nucleo familiare potesse beneficiare di un voucher di 150 euro a figlio. Idea bocciata dalla miopia di una Giunta che preferisce criteri insensati e fa carta straccia di proposte che vorrebbero, da un lato, aumentare risorse e, dall'altro, stabilire un criterio di proporzionalità che vada incontro alle famiglie numerose, altrimenti bistrattate” concludono Montevecchi e Rancan.