“L’auspicio è che l’evento sulla sanità e il ‘nostro sistema territoriale’, in programma per la sera del 29 marzo a Riccione, non diventi l’ennesima occasione per radicalizzare lo scontro su un tema così delicato, scaricando colpe inesistenti su un Governo nazionale operativo da pochi mesi e che certamente non ha alcuna responsabilità sui tagli lineari effettuati sul sistema sanitario regionale dalle Giunte di sinistra dell’Emilia-Romagna nel giro di un decennio”.
Così in una nota la capogruppo della Lega in Consiglio comunale Elena Raffaelli, che si è detta stupita anche per la mancanza dell’assessore/professore Gianluca Garulli tra i relatori pubblicizzati nel volantino di annuncio dell’evento.
“Disaccordi con gli interlocutori o con il sindaco Daniela Angelini? Chissà? Ma non è questo il fatto più importante. Ciò che conta è che emerga un’analisi della realtà finalmente priva della solita propaganda autoassolutoria dei vertici della sanità regionale e romagnola. E’ infatti innegabile che dal Governo tecnico di Mario Monti in poi, quindi tutto il periodo a guida Pd, la sanità pubblica ha dovuto fare a meno di 37 miliardi che si sono tradotti in tagli di servizi. L’emergenza Covid, poi, ha fatto esplodere le grandi criticità già presenti nel sistema sanitario dell’Emilia-Romagna, di certo uno dei migliori del Paese ma che sta subendo continue pesanti sforbiciate ai servizi complici gli sprechi, la mancata programmazione e la cattiva organizzazione che hanno portato al pesantissimo buco di oltre 800 milioni. L’auspicio è quindi quello che nessuno dei relatori, a cominciare dall’assessore regionale Raffaelle Donini, scarichi la responsabilità dei conti in rosso 2022 al Governo ma reciti finalmente un atteso ‘mea culpa’. E’ legittimo che tutte le Regioni richiedano un giusto riconoscimento in termini economici rispetto agli sforzi fatti durante l’emergenza, ma il disavanzo dell’Emilia-Romagna è troppo sproporzionato rispetto a quello di altre Regioni che hanno avuto un analogo impatto Covid. Insomma, la sanità regionale ha un costo smisurato rispetto ad altre realtà che garantiscono servizi altrettanto eccellenti e non riesce a rispondere alle esigenze dei territori. Dunque, se si parla di prospettive territoriali, ci illustrino i vertici sanitari il sistema che ci viene prospettato con dati certi e servizi garantiti”.