Lunedì scorso per la Rassegna Cinema d'Autore, al Cinepalace di Riccione, serata con ospite in sala Benedetta Barzini che ha presentato La Scomparsa di mia madre, il film documentario diretto dal figlio Beniamino Barrese. Il docufilm ha già ricevuto il premio WIFTM Italia e il premio Tasca D’Oro per il miglior documentario alla XIII edizione del SalinaDocFest. L’icona della moda, prima della proiezione ha incontrato il pubblico e i suoi fans, soprattutto ex allivi della Barzini all'Università di Urbino.
Protagonista del docu-film è proprio la Barzini, la prima grande modella italiana icona degli anni 60, che ispirò i più importanti fotografi e artisti dell'epoca come Andy Warhol, Richard Avedon, Salvador Dalì e Irving Penn.
Benedetta, femminista militante, scrittrice e docente universitaria, in continua lotta con quel sistema che non le appartiene e che per lei significa solo sfruttamento femminile, decide oggi all'eta di 76 anni di lasciare tutto, scomparire per raggiungere un luogo lontano e abbandonare il mondo delle immagini, delle ambiguità e di tutti gli stereotipi a cui la vita l'ha obbligata.
Il film rappresenta il tentativo da parte del figlio Beniamino di trovare delle risposte e di fermare nella memoria la vera essenza e autenticità di sua madre. Beniamino decide di filmare la modella, con e contro la sua volontà, generando uno scontro personale e politico tra i due, ma anche un dialogo intimo e d'amore. Durante l'intervista, la ex top model ha detto che suo figlio ha voluto fare questo documentario nonostante lei ne fosse invece contraria, comunque adesso è contenta perchè gli ha dato l'occasione di girare tutta l'Italia per presentare il suo lavoro. Ha anche detto che non ripeterebbe mai un'esperienza del genere e che il ricordo più bello della sua vita è stata quando ha avuto i figli.
Fotoservizio Ballante