Max 11° 
Anche ieri sera il Rimini è parso ancora una volta una squadra in piena caduta libera. Contro dei "bambini" molto bravi e messi altrettanto bene in campo da Luca Tabiani (al Fiorenzuola mancavano nella gara giocata al Neri ben 11 titolari), la formazione di Gaburro ha raccolto dopo 95' minuti sottotono il solito pareggio. Ma in queste righe di "preambolo" non vuole chi scrive di solito esprimere un giudizio. Ho chiesto in prestito all'amico Andrea Barlocco, comunicatore e opinionista, di poter usare le Sue parole e concetti, che inquadrano al meglio la situazione attuale in casa del Presidente Rota. Di seguito un'analisi molto dettagliata che vale la pena di leggere.
"Ieri sera ennesima dimostrazione di una Rimini Football Club seduta sugli allori, che poi mi piacerebbe capire quali allori, visto un girone di ritorno a dir poco orribile sotto il piano del gioco ma soprattutto dei risultati.
Una squadra che nell'atteggiamento è irrispettosa nei confronti dei tifosi che li hanno sempre seguiti e sostenuti: il più delle volte anche attendendo pazientemente quel cambio di passo mai avvenuto.
Ieri sera la pazienza è finita ed è arrivata quella contestazione figlia di aver visto, ancora una volta, sfruttata ed abusata quella sopportazione che solo l'incondizionato amore per una maglia può dare ad un tifoso.
Tifosi e squadre non potranno mai essere amici, questo perché il tifoso con mille sacrifici segue la squadra in cerca di momenti di gioia e soddisfazione mentre giocatori e società grazie proprio ai sacrifici campano e guadagnano...ma se entrambe le parti fanno le cose fatte bene tutto fila liscio, di contro quando questo meccanismo si rompe ecco che qualcosa si infrange. A Rimini questo meccanismo ieri sera si è rotto perché alla squadra non è mai mancato il tifo ma al tifo da tempo ormai manca la squadra. In campo io non vedo più gente che sappia fare il proprio lavoro, non tanto o meglio non solo per i risultati che mancano, quanto perché non vedo nessuno degli 11 in campo onorare la maglia. Non pretendo assolutamente che la maglia venga onorata per quel "amore senza pretese" che anima il tifoso ma per i soldi che da professionisti guadagnate per farlo...anche le prostitute non godono davvero con i loro clienti ma quelle brave fingono di godere...ecco questo dovete fare, nulla di più e nulla di meno.
Io personalmente non mancherò di seguire dalla Curva Est Rimini le ultime partite di campionato, perché lo stadio non si lascia e da tifoso non voglio abbandonare i miei colori ma a Voi, squadra e società, chiedo di fare le brave prostitute - non vi offendete, sto solo riprendendo la metafora che ho usato sopra". Andrea Barlocco
Elp
