Sport 17:15 | 07/02/2025 - Rimini

Per gli insulti razzisti durante la partita di basket femminile, inflitti tre turni con gare da disputare a porte chiuse alla Nuova Virtus Cesena

L'episodio di razzismo sportivo andato in scena lunedì scorso alla palestra Carim di Rimini, durante una partita di pallacanestro femminile, ha un prologo sportivo. Nessuna squalifica da parte del giudice sportivo alla giocatrice dell' Happy Rimini Basket, vittima di insulti razzisti durante la gara casalinga con Nuova Virtus Cesena.

Solo un richiamo dall'organo giudicante, per aver lasciato il terreno di gioco per dirigersi verso una tifosa della squadra avversaria, che però la stava insultando di continuo. Questo è stato ritenuto un comportamento sul campo valido per l'espulsione, ma con il riconoscimento dell’attenuante per aver reagito a una grave offesa, “inequivocabilmente discriminatoria e razzista”. Alla società di Cesena, il giudice sportivo ha inflitto la pena di 3 turni di gare da svolgersi a porte chiuse. Questo per il comportamento discriminatorio appunto di una sostenitrice cesenate.